PUNTATE IL PROCESSO A INTERNET
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diretto da Amedeo Nigra
LA COMUNICAZIONE PARIFICA TUTTI: IL COMUNISMO DELLA RETE
Internet è il “comunismo delle conoscenze”. Tutti possono conoscere tutto e il pc del Presidente degli Stati Uniti , varrà come un pc sconosciuto, dislocato in qualsiasi punto della terra. E’ curioso che la cultura filomarxista contrasti spesso la globalizzazione. Perché questa, in realtà, ci porta verso un comunismo di fatto (nel senso letterale di cose in comune), attuato con Internet. Il proletario può avere le stesse cose disponibili per il ricco. E il potere economico individuale diventa sempre più piccolo, si riduce sempre di più, a favore della collettività-rete. Ma ascoltiamo Giampiero Cantoni, Marco Vigorelli, Mario Furlan, Marco Barbieri, Adriana Mavellia, Lucio Stanca, Denis Dolci.
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Ricchi e poveri sullo stesso piano con Internet?
Cantoni: “Beh, Internet, di per sé, è la più grande rivoluzione di questi tempi, perché permette di conoscere tutto con estrema facilità; potremo definirlo una forma di grande democrazia, al servizio della cultura mondiale”.
Allora, se internet è così forte, quale è il problema? Perché lo si critica?
Cantoni: “Il problema è riuscire a governare questo formidabile mezzo di informazione e comunicazione, che spesso si è trasformato in un mezzo per mettere in atto le più grandi truffe mondiali, ad esempio, piazzando azioni che si rivelavano, in seguito, valere un terzo di quello che si erano pagate. In questo caso, l'informazione si può ritorcere come un'arma contro il consumatore. Ed è proprio qui che occorre agire”.
Internet, significa informazioni in comune oppure è qualcosa di più?
Vigorelli: “Si pensa a Internet solo come una banca dati. Ma c’è anche l’aspetto “lavoro”: una pratica relativa a un prestito bancario, può essere controllata contemporaneamente in tutte le filiali italiane, senza spostarla, come si faceva prima. E qui, l’impiegato vale come il direttore generale”.
Quindi, Internet ci difende, con la conoscenza generalizzata?
Furlan: “Appunto. In pochissimo tempo è possibile risolvere ogni problema”.
Internet è proprio un mezzo come gli altri, non è qualcosa di più?
Barbieri: “Sicuramente internet ha sconvolto tutte le abitudini. Economicamente le imprese internet sono in crisi dopo una partenza bruciante: ma siamo solo all’inizio”.
Politicamente, Internet ha un significato?
Mavellia: “In un certo senso è una grande democrazia delle conoscenze”.
E poi, dove arriverà internet, come mezzo politico?
Mavellia: “Il presidente degli USA Bush entrerà nella rete, esattamente nello stesso modo in cui vi può entrare un utente qualsiasi del centro Europa o del centro Africa”.
Quale è lo scopo del Ministero dell’Innovazione?
Stanca: “L’obiettivo nostro è mettere in atto un cambiamento epocale per raggiungere un maggior grado di efficienza”.
I nostri ministeri risalgono allo Stato Sabaudo, nato nel 1200. Il suo nasce oggi. Dove?
Stanca: "Il mio è un piccolo Ministero che sarà piccolo, continuerà ad essere piccolo, aperto, aperto al mondo esterno, ma sarà grande negli obiettivi e, ne sono certo, nei risultati”.
Ma cosa farà, in concreto, questo nuovo ministero?
Stanca: “L’innovazione non sta chiusa negli uffici. Il Ministero sarà aperto all'aiuto dei cittadini, delle imprese, a tutti quelli che possono aiutarci”.
Come vede Internet come fenomeno generale?
Stanca: "Nella nostra società siamo organizzati in termini gerarchici. Al contrario, tramite l'accesso alla rete, possiamo ottenere nello stesso momento, le stesse informazioni del capo a ogni livello e per tutti".
Internet è democrazia pura, come dicono altri osservatori?
Stanca: "Esatto. Internet è una grande democrazia, in cui il trasferimento del sapere e delle informazioni avviene tra eguali".
Anche le aziende vedono internet come una grande democrazia?
Dolci: “Certo, però le aziende pensano subito al modo con cui - attraverso internet - si possa o guadagnare o spendere meno. E’ una questione di sopravvivenza”.
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Per approfondire
Siti
www.partyround.it www.economiaemanagement.it www.palazzochigi.it www.lipp.it www.governo.it www.altavista.com www.mamma.com
Letture
Barbalet J. M., Cittadinanza, Diritti, Conflitto e Disuguaglianza Sociale, Liviana, Padova 1992
Barrera P., (a cura di), “Partecipazione e Nuovi Poteri dei Cittadini”, supplemento al n. ¾ di Democrazia e Diritto, Editori riuniti, Roma 1989
Costanzo P., Le nuove forme di comunicazione in rete: Internet. Informatica e dir., fasc. 2, 1997, 21
Costanzo P., Libertà di manifestazione del pensiero e «pubblicazione» in Internet (Nota a T. Teramo, 11 dicembre 1997, Monte Paschi Siena c. Pinto). Dir. informazione e informatica, 1998, 37
Di Giovine A., Democrazia Elettronica: alcune riflessioni, in Diritto e Società, n. 3/95 Kraynak J., Internet, Jackson Libri, Milano 1996
Grippo V., Libertà di informazione e tutela dei minori su Internet. Riv. critica dir. privato, 1997, 721
Touraine A., Libertà, uguaglianza, diversità. Il Saggiatore, 1998
Zeno Zencovich V., Manifestazione del pensiero, libertà di comunicazione e la sentenza sul caso «Internet» (Nota a Federal district Court [USA] Pennsylvania, 11 giugno 1996, American Civil Liberties Union). Dir. informazione e informatica, 1996, 640
Ziccardi G., La libertà di espressione in Internet al vaglio della corte suprema degli Stati Uniti. Quaderni costituzionali, 1998, 123
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