8 Luglio 2005
WWW COMPRA' RIFIUTI? SI RICICLA ANCHE SUL WEB
Intervista al Ministro dell'Ambiente, Onorevole
Altero Matteoli
La nuova comunicazione sembra sempre di
più uno strumento indispensabile. Con internet, ad esempio, persino
gli imballaggi diventano una ricchezza. Infatti, tra tante idee, la
rete sta offrendo la possibilità di riciclare le confezioni dei
prodotti già usati, attraverso una vera e propria borsa del
riciclaggio. Ecosquare (www.ecosquare.it),
e Clearchem (www.clearchem.com),
ad esempio, sono due iniziative che si propongono di vendere on line
materiali da recupero e rifiuti. Unioncamere (www.unioncamere.it),
inoltre, l’organizzazione cui fanno capo le Camere di Commercio, ha
dato vita a una borsa telematica del riciclaggio, che costituisce un
vero punto di riferimento operativo su internet. Su questo argomento,
abbiamo sentito il Ministro dell’Ambiente, Onorevole Matteoli.
Onorevole,
internet, in che cosa facilita le operazioni e le attività ecologiche?
“Tra numerose attività, il Ministero, con il proprio sito
www.minambiente.it, mette a disposizione di tutte le
amministrazioni pubbliche, delle imprese e dei cittadini, il
patrimonio di informazioni sul territorio e sull’ambiente. Il sito
www.minambiente.it, per di più, è anche accessibile ai portatori
di handicap, attraverso il sistema WAI, (web acessibility initiative).
In pratica, abbiamo cercato di pensare a ogni aspetto”.
Onorevole Matteoli,
Lei è al corrente delle iniziative sul riciclo delle confezioni e
sulla creazione di una borsa telematica del riciclaggio? Cosa ne
pensa?
“Il ministro non può non essere felice di
queste iniziative spontanee: “In particolare, la Borsa del Recupero è
un servizio utilissimo, che le Camere di Commercio italiane mettono a
disposizione delle aziende, al fine di favorire la crescita del
mercato del recupero, con l'obiettivo di promuovere l’incontro della
domanda e dell’offerta di materiali recuperabili e di attività e
operazioni di gestione dei rifiuti, di recupero, smaltimento in
conformità alla normativa vigente”. “In prospettiva”, prosegue
l’Onorevole Matteoli, “il Ministero stesso realizzerà un sito
telematico, per la pubblicazione del Repertorio nazionale del
riciclaggio, con l’obiettivo di impegnare la pubblica amministrazione
e le società a prevalente capitale pubblico, a coprire almeno il 30%
del proprio fabbisogno, con manufatti e beni, tutti realizzati con
materiale riciclato: una iniziativa che contribuirà moltissimo al
riutilizzo delle cose che normalmente aumentano i rifiuti, migliorando
in questo modo il benessere di tutti”.
Ma, il Ministero, non
vuole incoraggiare queste azioni, in forma indiretta, segnalando le
attività più efficaci?
“Le iniziative in campo ambientale sono
veramente tantissime”. “E, così, proprio l'elevato numero ed il
carattere di volontarietà di queste iniziative, comporta
l'impossibilità da parte del Ministero e di pronunciarsi”. “Dunque,
pur essendo favorevoli alla massima trasparenza e libertà di
espressione, riteniamo che esista talvolta il rischio, sempre presente
su internet, che vengano riportate notizie distorte e non veritiere e,
per questo motivo, riteniamo di non pubblicare delle graduatorie".
Eccoci, così, alla conclusione. Un
recente studio delle Nazioni Unite, indica che, tra le 100 maggiori
entità della Terra, ben 29 sono imprese. La Exxon-Mobil, ad esempio,
“pesa” 63 miliardi di dollari, superando uno Stato popoloso ed una
potenza atomica come il Pakistan, che si attesta sui 62 miliardi di
dollari. Dunque, se il settore pubblico vorrà recuperare il tempo
perso, una via d’uscita andrà ricercata, appunto, nel metodo
d’impresa. Una via non sempre condivisa da tutti. “Berlusconi lava più
bianco”, titolava, ad esempio, il quotidiano l’Unità, criticando il
taglio imprenditoriale, dato da Silvio Berlusconi, alla sua conferenza
di fine anno. Ma, con tutta probabilità, questo è il momento di
guardare con occhi diversi i nuovi metodi di comunicazione, non solo
nel campo della ecologia, dove – come si è visto – si stanno già
utilizzando sistemi avanzatissimi, ma in tutto il settore pubblico.
(www.studiolegalenigra.com)
(*) Nota:
l'articolo, scritto da Amedeo Nigra (www.studiolegalenigra.com),
è già stato pubblicato da Economia de Il Giorno l'1/2/2003 e viene
qui riproposto per la sua attualità.
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