E’ il sogno di tutti
i risparmiatori. Far viaggiare il proprio capitale, cercando i
migliori investimenti, con l’home-banking ossia con un conto
utilizzato, dal proprio pc, tramite internet. Ma ora, più che un
sogno, sembra proprio una tendenza, cui tutte le banche si stanno
adeguando. Si stima, infatti, che i conti di “home-banking” siano già
ora più di 5 milioni in Italia.
Per saperne di più,
abbiamo intervistato il Dottor Alfredo Bertolini, responsabile della
banca virtuale, di Bancaperta, un gruppo creditizio formato da tre
realtà, quali il Credito Artigiano, il Credito Valtellinese e il
Credito Siciliano.
Dottor Bertolini, quanto vale oggi Bancaperta, in
generale, e come home banking? “Il nostro gruppo creditizio "Credito Valtellinese" possiede un ottimo livello, con 330 sportelli e più di
3000 dipendenti. Per quanto riguarda l’home-banking, noi abbiamo
formulato due iniziative decisamente interessanti. La prima, è il
portale finanziario e, la seconda, è il portale dell’e-commerce.
Quest’ultimo riguarda tutte le realtà relative al commercio
elettronico ed è in grado di assistere qualsiasi tipo di vendite
tramite internet. La prima iniziativa, invece, ossia il portale
finanziario, consente alle imprese - e alle persone in generale - di
compiere attività di bonifico e di movimento bancario, con internet.
Consente, inoltre, il cosiddetto trading on line ossia la possibilità
di comprare e vendere azioni e titoli, presso tutte le borse valori”.
Bene, ma come si sta
muovendo e, cioè, come progredisce in generale questo trading on line,
in Italia? “La prima banca – ci dice il Dottor Bertolini - è stata
sicuramente la FINECO. Ha iniziato ancora nel 1999, battendo tutti sul
tempo”.
Ma oggi è ancora
così? Il Dottor Bertolini risponde senza esitazioni: “Ormai tutte le
banche hanno adottato la gestione home banking e trading on-line. E
anche il nostro gruppo Bancaperta ha iniziato con decisione”.
Ma a quando risale il
vostro sito? “La nostra iniziativa sul web, con un vero e proprio
sito, dotato di tutte le necessarie componenti, è partita con Bancaperta nel 1996. Alla fine del 1999 abbiamo iniziato a trattare il
trading on line, dando la possibilità di compiere tutte le operazioni
nel modo migliore, sul nostro sito
www.creval.it.
Ma, in concreto, che
vantaggi ha l’utilizzatore dei conti di Bancaperta? “I vantaggi sono
semplicissimi" – riprende il Dottor Bertolini - "Chi apre un conto
aperto solo on line ha la possibilità di avere degli interessi sul
capitale molto interessanti. Naturalmente, può anche mantenere un
conto corrente tradizionale e può movimentare il denaro tra i due
conti, come vuole”.
E sul commercio
elettronico cosa fa Bancaperta, in particolare? “Qui abbiamo
un’offerta molto interessante, perché siamo in grado di offrire un
servizio con bassissimi costi e con l’azzeramento pressoché totale dei
vari problemi informatici. In pratica, il nostro soft e, cioè, il
nostro programma, viene collegato al programma del negozio virtuale,
nostro cliente e il titolare ha solo il problema del suo sito, perché
pensiamo noi a tutta la parte relativa alla sicurezza dei pagamenti.
Tecnicamente, quello che chiamiamo collegamento, dal punto di vista
informatico, si chiama “creare un’interfaccia”.
Cosa significa in
pratica questa espressione? “Concretamente, quando un navigatore
internet acquista e, cioè, quando usa una carta di credito su un certo
negozio virtuale, collegato con noi, ha l’impressione di essere
esclusivamente sul sito dello stesso negozio virtuale. In realtà, non
è così. Quando l’acquirente paga con carta di credito, viene collegato
(cioè interfacciato) al nostro sito e digita i suoi dati solo su Bancaperta. Il nostro soft, e cioè il nostro programma, è protetto con
uno speciale sistema che impedisce la lettura dall’esterno e l’asporto
dei dati”. "Neppure il gestore del negozio virtuale può materialmente
vedere il pagamento o i numeri della carta di credito". (www.studiolegalenigra.com)
(*) Nota:
l'articolo, scritto da Amedeo Nigra (www.studiolegalenigra.com),
è già stato pubblicato da Economia de Il Giorno l'11/1/2003 e viene
qui riproposto per la sua attualità.
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