21 Ottobre
2005
LA RETE E' DEMOCRATICA
MA OCCHIO ALLE <<BUFALE>>
Sul Web chiunque può
esprimere le proprie idee. Vetrina anche per il volontariato
Intervista con Mario
Furlan, Giornalista e Docente all'Università di Castellanza, nonchè
Presidente de i City Angels.
Internet è un
"new media", ossia un nuovissimo mezzo di comunicazione che,
ovviamente, ha trasformato radicalmente il modo di lavorare dei
giornalisti e degli stessi media in generale. Ma non solo. La rete è
stata anche una grande opportunità di comunicazione per le
associazioni di volontariato e di solidarietà. Le quali hanno potuto
disporre di vere e proprie "testate", costituite dai siti web, a
bassissimi costi e in grado di interagire con milioni di persone in
tutto il globo. Su questo argomento, abbiamo sentito il Dottor Mario
Furlan, un personaggio che rappresenta, in un certo senso, la sintesi
degli aspetti di cui abbiamo parlato. Il Dottor Furlan, infatti,
(titolare del sito
www.mariofurlan.com), oltre che giornalista e docente di
comunicazione all'Università di Castellanza, è anche Presidente de i
City Angels, un'Associazione di volontariato, notissima in tutta
Italia.
Dottor Furlan,
come cambiano le comunicazioni con internet e, cioè, che influenza ha
la rete nel campo della comunicazione?
Ha un'influenza enorme. Ha
rivoluzionato la comunicazione. Rendendola più veloce, più
interattiva, più diffusa e anche più democratica. Con la rete,
infatti, vengono a cadere molti "filtri" alla comunicazione di massa:
oggi anche un illustre sconosciuto può preparare un sito e avere
milioni di visitatori. L'altra faccia della medaglia è che la
comunicazione via internet può anche essere meno affidabile, proprio
perchè alla portata di tutti. E' facile trovare comunicazioni false e
spesso diffamatorie.
Nel campo della
solidarietà e, in una organizzazione come i City Angels, che utilità
ha la rete? Grandissima. Il nostro sito
www.cityangels.it è il nostro
principale biglietto da visita, il miglior strumento per farci
conoscere. E la posta elettronica è il nostro principale strumento di
contatto tra le sedi e di comunicazione con l'esterno: ci aiuta a
risparmiare tempo e soldi rispetto a telefonate, fax e lettere.
Per un
giornalista e docente di comunicazione come Mario Furlan, cosa è
cambiato?
Internet è una grande comodità per i
giornalisti. Consente di acquisire immediatamente una enorme quantità
di notizie (ma attenti all'affidabilità! serve individuare le fonti
sicure e scartare le altre). E consente di comunicare, inviando
articoli, da qualunque parte del mondo: lo si è visto nella recente
guerra in Iraq, comunicata, vista e trasmessa come nessun conflitto
precedente. A proposito della democraticità di Internet: proprio la
guerra ha segnato l'affermazione definitiva dei blog, i siti
personali fatti senza l'ausilio di webmaster. Da Baghdad, da Bassora e
da qualunque parte del mondo chiunque può improvvisarsi giornalista e
farsi leggere. A volte fornendo informazioni più fresche di quelle
degli stessi giornalisti.
Come docente
comunico via mail, e via Intranet con i miei studenti: comodissimo!
Le giovani
generazioni sanno usare bene la rete. Quello che sanno fare meno è
comunicare in modo chiaro, corretto, incisivo. Problema, questo, che
affligge anche i webmaster, coloro che fanno i siti. Pochissimi sono
capaci sia di disegnare un bel sito, sia di scrivere in italiano
veramente buono, rispettando ortografia e grammatica e utilizzando le
tecniche della buona scrittura. E questo succede anche nelle altre
lingue. Capita così di avere maestri nell'utilizzo della rete, che, al
tempo stesso, sono semianalfabeti, quando si tratta di scrivere un
testo nella loro lingua. E la responsabilità di questo è soprattutto
della scuola.
Cosa è e come
sta andando Mediawacth?
Mediawatch è un osservatorio giornalistico,
con un proprio sito,
www.mediawatch.it: un circolo culturale composto da giornalisti e
operatori della comunicazione che analizza il mondo dell'informazione.
Il momento principale di analisi consiste negli incontri mensili, a
Milano e Roma, con protagonisti dell'informazione. Ma organizziamo
anche un Master in comunicazione giornalistica, per consentire ai
giovani di entrare nel mondo dei medias.
Come
sta andando?
Benissimo. Perché la nostra formula, un mix di educational, di
entertainment e di networking, funziona e perché il mondo dei medias
continua ad attrarre e ad affascinare.
(www.studiolegalenigra.com)