COMMENTO IL PROCESSO A INTERNET

SETTIMANALE ON-LINE: Diritto, Economia e Nuove Tecnologie

diretto da Amedeo Nigra

 

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9 Dicembre 2008

 

INTERNET E GLI EDITORI DI COMICS

di Luca Sileni

 

Sommario

L’editoria e internet in generale                                                                                                                                      1

Gli editori, gli autori di comics ed i loro siti in particolare                                                                                                 2

I siti che pubblicano scansioni delle opere in tutto o in parte                                                                                            4

Il diritto d’autore e la legittimità delle scansioni su siti diversi da quello dell’editore                                                           5

Wikipedia e l’editoria a fumetti                                                                                                                                       8

Come trovare gli editori e i loro siti di vendita on-line ?                                                                                                  10

Elenco delle leggi citate                                                                                                                                                 12

Elenco dei siti citati                                                                                                                                                        12

Elenco personalità citate                                                                                                                                                13

 

L’editoria e internet in generale

Quesito del paragrafo: com’è cambiato il mondo dell’editoria con l’avvento di internet?

Sintesi del paragrafo: I cambiamenti che il mondo dell’editoria ha subito nell’ultimo decennio sono epocali, oramai non esiste testata giornalistica o casa editrice che non abbia un proprio sito web.

Negare che il mondo dell’editoria sia stato completamente rivoluzionato dall’avvento del World Wide Web equivarrebbe a negare l’evidenza. L’era moderna in cui tutti noi viviamo ha subito radicali cambiamenti in funzione del nuovo grande mezzo di comunicazione che è internet, ed il mondo dell’editoria è quello che risentito maggiormente di tali cambiamenti. Lo dimostrano le innumerevoli testate giornalistiche on-line che affollano la rete, la nascita e la proliferazione dei “blog”, la realizzazione di specifici prodotti editoriali (enciclopedie[1], biblioteche[2][3], raccolte fotografiche[4][5], raccolte musicali[6], etc….) che fino a pochi anni fa venivano realizzate solamente nei canonici formati da edicola o da libreria. Lo dimostrano, soprattutto, le grandi testate giornalistiche che, per non rimanere escluse dalla grande corsa alla conquista dei nuovi mezzi di comunicazione, sono state costrette a trasferire parte della loro offerta informativa sulla rete, realizzando veri e propri quotidiani on-line che offrono, nella stragrande maggioranza dei casi, contenuti completamente gratuiti. Il fenomeno è divenuto addirittura oggetto di specifici corsi universitari[7], che si fanno carico di approfondire ed analizzare lo sviluppo dell’informazione, della pubblicità e della comunicazione sul web.

Analogamente ad altre forme di comunicazione anche il mondo del fumetto ha subito radicali trasformazioni grazie all’avvento di internet; in particolare in termini di diffusione e di capillarizzazione dell’offerta. I novelli disegnatori non sono più costretti ad inviare decine di tavole ai vari editori sparsi per l’Italia, ma possono crearsi uno spazio privato ove mettere in mostra le proprie opere. Possono realizzare un blog dove inserire e mettere a disposizione gratuitamente le proprie strisce, oppure realizzare veri e propri siti internet personalizzati per cercare di guadagnare qualcosa (soprattutto in termini di pubblicità) grazie alle loro opere artistiche.

Nel proseguo della trattazione, quindi, cercheremo di analizzare il mondo dei comics nell’era di internet, mettendo in evidenza i metodi di comunicazione, di commercializzazione e le problematiche relative al copyright ed alla violazione dei diritti d’autore.

 

Gli editori, gli autori di comics ed i loro siti inparticolare

 

Quesito del paragrafo: Come si rapportano con la rete gli editori e gli autori di comics ?

Sintesi del paragrafo: L’approccio alla rete degli editori e degli autori di fumetti è quanto mai differente e distante, i primi si rapportano con le nuove tecnologie cercando di dare visibilità ai loro progetti ed alle loro opere, i secondi cercano, invece, di creare un canale preferenziale e diretto con il lettore, soprattutto finalizzato alla vendita on-line.

 

Addentrandoci nell’analisi del mondo dei comics e del rapporto che questo mondo ha instaurato con il World Wide Web, è quanto mai necessario soffermarsi ad osservare l’utilizzo che viene fatto di questo strumento da parte degli editori e da parte degli autori.

I due approcci non potrebbero essere più distanti: gli autori cercano, attraverso le nuove tecnologie, di dare visibilità alle proprie opere, realizzando siti che permettano di approfondire la conoscenza dei personaggi e delle storie che, con le loro strisce, narrano. In particolare sono molti i siti dedicati ad una singola opera dell’artista (ad es. Ratman [8]di Leo Ortolani, Don Zauker[9] di Emilio Pagani e di Daniele Caluri, i Simpsons[10] di Matt Groening, etc…) e, in rapporto, pochissimi quelli dedicati all’autore (ad es. il sito di Bruno Bozzetto[11]). Molto più comune è l’inserimento di una pagina biografica sull’artista all’interno del sito dedicato al singolo fumetto[12].

Questa tendenza sembra far emergere una volontà degli autori di dare maggiore rilevanza all’opera rispetto a chi l’ha disegnata, concentrando gli sforzi mediatici nei confronti del prodotto finale piuttosto che focalizzare l’attenzione sul creatore dello stesso. Tendenza che giunge all’estremizzazione nel caso di giovani disegnatori desiderosi di far conoscere le proprie opere, e che si estrinseca nella realizzazione di siti del tutto avulsi da contesti editoriali canonici. Tali siti permettono al lettore di godere in modo globale e senza nessun tipo di vincolo (se non quello dettato dalla specifica licenza adottata) dell’opera dell’artista; è il caso, ad esempio, del fumetto Singloids[13] che oltretutto è rilasciato dagli autori[14] con licenza Cc-by-nc-nd[15], oppure dell’orso ciccione[16] che da tempo si è procacciato un ruolo da prim’attore nel cuore di molti internauti.

Caso peculiare, poi, è quello dei mangaka giapponesi che, a differenza della maggior parte dei colleghi occidentali, o si rapporta con la rete tramite la creazione di siti che raccolgano tutta una serie di informazioni legate alle varie opere prodotte da uno stesso autore o da uno stesso studio (ad es. il sito dedicato a Masakatzu Katsura ed al suo studio K2r[17]), oppure lasciando campo libero a migliaia di “fan site”, che dedicano le loro pagine all’artista ed ai suoi manga.[18][19][20]

Gli editori hanno invece, soprattutto negli ultimi anni, cercato di utilizzare il web per pubblicizzare e vendere gli albi realizzati dalla propria “scuderia” di autori.

Prendendo in esame i portali dei tre principali editori specializzati che operano in Italia, ossia: la Sergio Bonelli Editore[21], la Panini Comics[22] e la Star Comics[23]; notiamo come, mentre la Panini e la Star Comics abbiano integrato all’interno dei loro rispettivi siti un’area dedicata alla vendita on-line, la stessa operazione non sia stata realizzata dalla Bonelli che, evidentemente, predilige ancora un approccio più canonico nei confronti del lettore, realizzato attraverso i normali canali distributivi (edicole, fumetterie e librerie specializzate). Unica eccezione è rappresentata dal c.d. “Servizio arretrati” per il quale, anche la Bonelli, ha predisposto la possibilità di ordinare direttamente on-line[24].

In ogni caso ciascuno dei tre portali mette in evidenza le varie pubblicazioni della casa editrice, analizzando brevemente non solo le singole collane o testate ma anche i singoli numeri in uscita[25][26][27] e concedendo, in alcuni casi, la possibilità di scaricare gratuitamente alcuni “sfondi desktop” dei propri albi preferiti[28][29].

Oltre a ciò tutte e tre le case editrici utilizzano i propri portali web per pubblicizzare (attraverso piccoli spoiler) le imminenti uscite editoriali, dando la possibilità al lettore di sapere in anticipo quando uscirà il successivo numero del proprio albo preferito.

 

I siti che pubblicano scansioni delle opere in tutto o in parte

 

Quesito del paragrafo: Ma esistono siti che pubblicano scansioni di opere a fumetti ?

Sintesi del paragrafo: Esistono numerosi siti che pubblicano scansioni (parziali o integrali) di opere a fumetti. Tali siti sono realizzati, per la maggior parte, da amatori e fan di un determinato autore o di un determinato albo.

 

Riallacciandoci parzialmente al paragrafo precedente è necessario soffermarsi sui numerosi casi di siti che ospitano scansioni parziali o totali di opere a fumetti.

Tale necessità nasce dalla grande diffusione che questa tipologia di siti internet ha raggiunto negli ultimi anni. Possiamo tranquillamente affermare che non esista albo a fumetti di un certo rilievo, di cui non sia possibile reperire in rete materiale scannerizzato o digitalizzato. Prima di parlare, però, delle implicazioni e delle problematiche di carattere legale che tale attività comporta, è bene soffermarsi ad analizzare in modo più specifico alcuni di questi siti.

Solo per citare un esempio lampante, possiamo analizzare questo sito.

Le pagine sono ospitate su un provider di web hosting gratuito (angelfire[30]) e presentano scansioni di moltissime opere a fumetti giapponesi, fra cui (solo per citare le più famose) Dragonball[31], Alita[32] e Fushigi Yugi[33], tutte liberamente accessibili e tutte liberamente scaricabili. Da sottolineare che non si fa riferimento a nessun tipo di copyright né dell’autore né dell’editore.

Analogo discorso può essere fatto per il sito “fantasyland” che permette la visione e lo scaricamenti di migliaia di file (quasi 669 album totali[34]) relativi ad immagini in bianco e nero, immagini a colori, scansioni di albi a fumetti, copertine delle versioni italiani e delle versioni originali di un manga, screenshot delle serie animate, etc… sostanzialmente una manna per qualunque appassionato di fumetti provenienti dal sol levante.

La differenza sostanziale fra i due siti presi ad esempio, è rappresentata dall’inserimento, nel secondo dei due, di un messaggio relativo al copyright delle opere:
“All logos and trademarks in this site are property of their respective owner.“ volto ad attribuire la paternità dei contenuti del sito agli autori dei singoli disegni. Tale messaggio però, come vedremo meglio nel paragrafo successivo, non mette al riparo i gestori del sito da possibili azioni legali legate alla violazione della legislazione nazionale ed internazionale in materia di diritto d’autore.

 

Il diritto d’autore e la legittimità delle scansioni su siti diversi da quello dell’editore

 

Quesito del paragrafo: Ma è legittimo inserire delle scansioni di albi a fumetti all’interno delle pagine del proprio sito ? E se sì a quali condizioni ?

Sintesi del paragrafo:  Gli albi a fumetti, come qualunque altra opera dell’ingegno, sono protetti dalla legislazione nazionale ed internazionale sul diritto d’autore, sarà quindi legittimo l’inserimento di materiale di questo tipo solo con l’esplicito consenso dell’autore o solo limitatamente all’utilizzo per le finalità specifiche previste dall’art. 70 L. 633/41.

 

Nel paragrafo precedente abbiamo analizzato alcuni siti che ospitano scansioni di opere a fumetti, e lo abbiamo fatto anche e soprattutto al fine di verificare se, quella che – oramai - sembra un’abitudine abbastanza diffusa nel web, sia o meno in contrasto con la normativa vigente.

In tema di diritto d’autore devono necessariamente essere citate tre importantissime norme di riferimento:

  1. La Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche;

  2. La Direttiva 93/98/CEE, del 29 ottobre 1993, concernente l'armonizzazione della durata di protezione del diritto d'autore e di alcuni diritti connessi;

  3. La Legge 22 aprile 1941 n. 633 in materia di protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.

I primi due provvedimenti possono essere considerati come un quid unico e relazionati con l’applicazione extranazionale della protezione del diritto d’autore; il terzo, invece, rappresenta la base della legislazione italiana in materia di copyright.

L’art. 1 della legge 633/1941 recita:

“Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.”

chiaramente ricomprendendo anche le opere a fumetti che, nella sostanza, rappresentano l’unione fra le tipica opera dell’arte figurativa con quella appartenente al mondo della letteratura. Ma come la legge testé citata protegge tali opere ? Lo fa prevedendo specificatamente tutta una serie di diritti e facoltà riservati all’autore delle stesse. In particolare il nostro ordinamento, ed allo stesso modo l’ordinamento internazionale, riserva all’autore due differenti gruppi di diritti e facoltà:

  • il primo che è comunemente detto “Diritto Morale” (che si estrinseca nel diritto alla paternità dell’opera[35], nel c.d. diritto all’inedito[36], nel diritto all’integrità dell’opera[37] e nel diritto di pentimento[38]). Tale diritto è incedibile ed inalienabile e non ha termine di durata, quindi, indipendentemente dalla data di realizzazione di una data opera, il creatore dovrà sempre e comunque essere riconosciuto come autore della stessa;

  • il secondo che riguarda i c.d. “Diritti di sfruttamento economico dell’opera”[39] che si estrinsecano nell’attribuzione di specifiche facoltà all’autore dell’opera (ad esempio: la pubblicazione, la riproduzione, la trascrizione, l’esecuzione, la rappresentazione, la comunicazione al pubblico, la diffusione tramite i media o altri mezzi di comunicazione, la distribuzione, la traduzione, la rielaborazione, la vendita, il noleggio ed il prestito[40]) idonee di valutazione economica e totalmente disponibili dallo stesso.

L’autore, quindi, potrà cedere a terzi una o più di tali facoltà in cambio, ad esempio, di un corrispettivo in denaro, oppure di una percentuale sulle vendite di un prodotto realizzato con l’utilizzo della propria opera artistica (come comunemente avviene non solo nel mondo della discografia ma anche in quello degli albi a fumetti, in cui molti autori cedono le facoltà di cui sopra agli editori specializzati o ai titolari delle testate per le quali disegnano vignette). I diritti di sfruttamento economico, però, al contrario del diritto morale, sono soggetti a limiti temporali ben specifici, che sono dettati:

  1. dall’art. 25 della Legge 633/41 “I diritti di utilizzazione economica dell'opera durano tutta la vita dell'autore e sino al termine del settantesimo anno solare dopo la sua morte.”;

  2. dall’art. 7 della convenzione di Berna “La durata della protezione concessa dalla presente Convenzione comprende la vita dell'autore e un periodo di cinquanta anni dopo la sua morte.”.

Tornando alla nostra analisi e specificando che l’appena citata norma contenuta nella Convenzione di Berna rappresenta una sorta di “tetto minimo” di durata dei diritti di sfruttamento economico che può ben essere superato dai paesi firmatari, dobbiamo necessariamente riportare la normativa appena analizzata ai casi presi in esame nel paragrafo precedente. Se l’autore di un’opera gode di pieni diritti sulla stessa, ivi compresi quelli di autorizzarne la pubblicazione, la copia e la riproduzione, appare chiaro come tutte le scansioni prive di autorizzazione dell’autore stesso siano inserite in rete in violazione della normativa sul copyright.

Unica eccezione a tale conclusione può essere individuata nel testo dell’art. 70 L. 633/41, oltretutto recentemente integrato con l’aggiunta del comma 1-bis:

“1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.

1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma.

2. Nelle antologie ad uso scolastico la riproduzione non può superare la misura determinata dal regolamento, il quale fissa la modalità per la determinazione dell'equo compenso.

3. Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta.”

Tale articolo, infatti, consente l’utilizzo delle opere coperte da diritto d’autore per specifiche finalità (ad esempio quella di critica, di discussione, quella didattica, etc...) purché non sussistano, in capo all’utilizzatore delle stesse, delle finalità di natura economica.

Concludendo, prendendo ad esempio due dei siti citati nel paragrafo precedente e non addentrandoci nelle spinose questioni relative alle legislazioni nazionali e sovranazionali applicabili in ambito di diritto delle reti telematiche, possiamo ipotizzare che una pagina come questa resti sostanzialmente all’interno del quadro normativo vigente, poiché:

  1. integra scansioni ed immagini esclusivamente a bassa risoluzione;

  2. le utilizza solo con finalità di discussione, illustrazione e critica;

  3. si attiene alla prescrizione del non utilizzo delle stesse per finalità commerciali (il contenuto del sito, infatti, è rilasciato con licenza Cc-by-nc-nd[41] e all’interno dello stesso si precisa - in modo poco specifico ed esaustivo ma sostanzialmente corretto - che: “le immagini tratte da fumetti sono sempre coperte da copyright dei rispettivi editori.”).

Mentre una pagina come questa, qualora fosse ospitata su server italiani, violerebbe certamente la legislazione in materia di copyright, poiché integra immagini senza nessun tipo di finalità specifica, non mettendole in correlazione con un testo cui possano fare da illustrazione, non attribuendo la paternità dell’opera ai rispettivi autori ed editori ed integrando innumerevoli link pubblicitari all’interno della pagina stessa, non escludendo quindi a priori un utilizzo economico, benché indiretto, di tali immagini.

 

Wikipedia e l’editoria a fumetti

 

Quesito del paragrafo: Come si rapporta wikipedia, anche alla luce di quanto sin qui detto, con il mondo dell’editoria a fumetti ?

Sintesi del paragrafo: Wikipedia è riuscita, negli anni, a superare alcuni degli ostacoli più comuni cui si trovano davanti i siti amatoriali, questo grazie agli sforzi dei contributori dell’enciclopedia, che hanno preso contatti diretti con i principali editori di comics italiani.

 

Viste tutte le limitazioni poste a tutela della proprietà intellettuale previste dalla Legge 633/1941, c’è da chiedersi come Wikipedia sia riuscita ad elaborare schede ben illustrate come, ad esempio, quella dedicata all’Uomo Ragno[42]. L’approccio di quella che, ad oggi, è l’enciclopedia più grande del mondo, è stato quello di contattare direttamente gli editori italiani; editori che, come abbiamo già avuto occasione di dire, sono, nella maggior parte dei casi, i detentori dei diritti di sfruttamento delle opere che pubblicano.

Prendendo ad esempio la scheda sopra citata possiamo cercare di ricostruire qual è stata la modalità con cui Wikipedia è riuscita ad essere autorizzata all’utilizzo delle immagini poste a corredo della scheda stessa.

Innanzitutto si è individuato l’editore italiano dell’opera, in questo caso, la Panini Comics[43], e poi si è passati ad un contatto diretto con i responsabili della casa editrice. Ad aver contattato la Panini per l’utilizzo delle immagini dei propri albi a fumetti è stato l’utente Gianluigi all’inizio del 2005. Traccia dell’autorizzazione concessa può, a tutt’oggi, essere reperita a questa pagina, che, fra l’altro, riporta anche le successive autorizzazioni concesse dalla Planet Manga e dalla Panini Video (editori appartenenti a loro volta al gruppo Panini).

Sostanzialmente l’editore ha concesso a Wikipedia l’utilizzo di immagini senza fini di sfruttamento commerciale a patto che venisse riconosciuto all’editore il copyright sulle immagini stesse. Se visualizziamo, ad esempio, questa immagine posta a corredo della scheda di Berserk[44], fumetto di Kentaro Miura[45], ci rendiamo conto come la comunità wikipediana abbia posto in evidenza la dicitura: “Questa immagine è copyright della © Panini SpA ed è utilizzata con il solo scopo documentaristico. È vietato ogni sfruttamento commerciale.[46] aderendo alle richieste dell’editore.

Chi conosce approfonditamente il mondo della così detta “Enciclopedia Libera” sa anche, però, che wikipedia non impedisce lo sfruttamento commerciale delle proprie pagine e dei propri contenuti, come si concilia, quindi, tale filosofia con l’utilizzo di immagini di cui non è consentito il riutilizzo per finalità di lucro ? Per risolvere questo tipo di problema la Wikimedia Foundation[47] ha elaborato un documento, detto EDP (Exemption Doctrine Policy[48]) che consente l’utilizzo sul sito Wikipedia di immagini non totalmente libere ma delle quali sia impossibile ottenere un “sostituto” in pubblico dominio o, al massimo, rilasciato con licenze GFDL[49], Cc-by o Cc-by-sa[50]. Attraverso l’adozione di questo provvedimento Wikipedia in lingua italiana ha potuto proseguire la sua attività di richiesta di autorizzazioni, come ben evidenzia la pagina riservata alle autorizzazioni ottenute[51], con l’unica limitazione per gli utenti finali di rimuovere tali immagini qualora decidano di riutilizzare, per proprie finalità, le pagine dell’enciclopedia in cui le stesse sono contenute.

 

Come trovare gli editori e i loro siti di vendita on-line?

 

Quesito del paragrafo: Come si possono trovare i siti dei vari editori e, in particolare, come si possono reperire e comprare agevolmente albi a fumetti on-line ?

Sintesi del paragrafo: Tale tipologia di ricerca può essere effettuata tramite le pagine di wikipedia oppure tramite i motori di ricerca.

 

Per comprendere appieno quale sia l’approccio migliore alla ricerca dei siti degli editori e dei relativi store di vendita on-line, è necessario analizzare due differenti tipologie di ricerca in rete, ossia, quella attraverso i più comuni motori di ricerca, e quella attraverso wikipedia. Proveremo, quindi, a simulare un caso “tipo” così da poter analizzare i diversi risultati a cui porteranno i due schemi di ricerca.

Ponendo di dover ricercare ed acquistare in rete un fumetto consigliatoci da un amico ma di cui ricordiamo solamente il nome, proviamo prima ad accedere al motore di ricerca google[52] ed a ricercare il termine “Witchblade” (albo che prenderemo ad esempio per questo esperimento), il risultato sarà questo. Come si può agevolmente osservare fra i primi venti risultati del motore di ricerca non c’è il sito della casa editrice; il discorso non cambia variando il motore di ricerca ed utilizzando, ad esempio, altavista[53]. Dovendo, quindi, continuare nella nostra ricerca tramite google, e partendo dal presupposto che wikipedia non esista, saremo costretti ad accedere al primo risultato utile, ossia, al sito ”witchblade.it”.

Il portale è diviso in funzione dei vari prodotti legati al nome “witchblade”; avremo quindi una sezione fumetti, una film, una telefilm, una immagini ed una link. Accedendo alla sezione fumetti, ci troviamo di fronte ad una breve descrizione della storia narrata nel fumetto[54], senza, però, alcun riferimento né agli autori, né agli editori italiani; l’unica informazione utile sembrerebbe essere il riferimento alla Top Cow[55] (editore statunitense della serie a fumetti), che però non ci conduce al termine della nostra ricerca, visto che il sito ufficiale dell’editore stesso non riporta riferimenti relativi a quelli di altri paesi (ivi compresa l’Italia). Tentiamo quindi di aprire la pagina dedicata ai link sperando di trovare dei collegamenti diretti alla pagina dell’editore italiano[56], anche qui, però, non riusciamo a trovare i riferimenti sperati.

A questo punto saremo costretti a tornare alla pagina del motore di ricerca tentando di aprire il secondo risultato dell’elenco; proseguendo, poi, in ricerche speculari a quella sopra descritta, e finalizzate a trovare traccia dell’editore di riferimento e del suo store virtuale.

Passando invece al secondo schema proposto, proviamo ad ipotizzare una ricerca attraverso le pagine di wikipedia. Accediamo quindi alla versione italiana dell’enciclopedia on-line; sulla colonna di sinistra troveremo l’area dedicata alla dedicata alla ricerca[57], scriviamo quindi “Witchblade” ed accediamo direttamente alla pagina di wikipedia dedicata al fumetto.

Nella tabella riassuntiva presente alla destra della pagina, troviamo immediatamente le informazioni di base che riguardano l’albo, ossia, autori, editore originale (la sopra menzionata Top Cow) e, più in basso, il nome della casa editrice italiana che ha curato la prima edizione (datata 1996), ossia, la Star Comics[58]. Ancora più in basso, poi, un intero paragrafo è dedicato alle edizioni italiane[59] del fumetti, e proprio dalla lettura di questo paragrafo possiamo facilmente renderci conto dell’avvenuto cambio di editore in ordine alla versione italiana dell’opera; il testo, infatti, ci informa di come l’attuale casa editrice di Witchblade sia la Panini Comics[60], casa editrice della quale, in fondo alla pagina, è riportato l’indirizzo del sito ufficiale, assieme a quello della Top Cow.

Accedendo, quindi, al sito ufficiale dell’editore italiano possiamo immediatamente collegarci al relativo store virtuale[61] (basterà cliccare sul link “shop online” presente nella pagina principale del portale); scrivendo “Witchblade” nel campo “titolo”, potremo agevolmente ricercare tutti gli albi editi dalla casa editrice, e procedere all’acquisto di quelli a cui fossimo eventualmente interessati.

Da questa breve analisi risulta chiaro come la ricerca effettuata attraverso wikipedia sia certamente più rapida e più sicura, perché permette in pochi click di risalire a tutte le notizie essenziali sull’albo che ci interessa, senza essere costretti a navigare attraverso decine di siti amatoriali alla ricerca del link diretto al sito dell’editore.

 

Luca Sileni

Lucasileni@iol.it

 

* * *

 

Elenco delle leggi citate

Legge 633 del 22 Aprile 1941 sul Diritto d'Autore

Convenzione di Berna

Direttiva 93/98/CEE del 29 ottobre 1993

 

Elenco dei siti citati

 

Motori di ricerca

http://www.google.it/

http://it.altavista.com/

 

Siti controllati da Wikimedia Foundation:

Wikipedia

Wikisource

Wikimedia Commons

Wikinews

Wikiversity. 

 

Siti controllati da Wikimedia Italia:

Biblioteca

Musica

 

Siti ufficiali di autori ed editori di fumetti:

http://www.paninicomics.it

http://www.imd.it/rat-man/Indice.htm

http://www.thesimpsons.com

http://www.bozzetto.com/

http://www.thesimpsons.com/

http://singloids.com/

http://persichettibros.wordpress.com/

http://www.donzauker.it/

http://www.shockdom.com/orsociccione/

http://www.sergiobonellieditore.it/

http://www.starcomics.com

http://www.topcow.com

 

Siti giuridici:

http://www.interlex.it/

 

Altri siti web:

http://creativecommons.org/ (sito della Creative Commons)

http://www2.psico.units.it/edimul/index.php?id=87

http://k2r.main.jp/prof.html

http://www.rumiko-no-sekai.com/

http://www.toriyamaworld.com/

http://www.k2r-union.jp/contents.html

http://www.angelfire.lycos.com/

http://lnx.fantasylands.net/cpg1413/index.php

http://www.ubcfumetti.com/enciclopedia/dragonball/

http://www.witchblade.it/

 

Elenco personalità citate

Sergio Bonelli

Bruno Bozzetto

Daniele Caluri

Matt Groening

Masakatzu Katsura

Leo Ortolani

Emilio Pagani

Rumiko Takahashi

Akira Toriyama

 


[36] Da intendersi come una specifica manifestazione della libertà di pensiero garantita dall’art. 21 della Costituzione

[38] Si veda l'art. 2582 c.c.

 


LINK GENERALI

 

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