15 Luglio 2005
IL SUPERMERCATO
ON-LINE SARA' UN BOSCO INCANTATO
L’industria sta
mettendo a fuoco alcuni dei possibili cambiamenti, che in futuro
verranno introdotti nei nostri acquisti. Sembra impossibile ma, tra
breve, e ogni cosa sarà collegata a internet. Come per il bancomat
abbiamo la smart card, così per i beni di consumo, avremo lo “smart
packaging”, ossia un imballaggio intelligente, dotato di una memoria e
di alcuni sensori capaci di interagire con i prodotti che sono al suo
interno, facendo la spesa per noi, attraverso internet.
Non solo. Il nostro
frigorifero, la dispensa e le confezioni “smart”, dialogheranno con la
televisione, che invierà spot pubblicitari “su misura” con i gusti del
consumatore, memorizzando i programmi visitati e i prodotti scelti
nelle varie fasi dell’anno, come ad esempio il gelato d’estate e la
grappa d’inverno. Il frigorifero sarà anche in grado di interagire con
le etichette “smart” e, quando un prodotto scadrà o terminerà, potrà
collegarsi direttamente a internet, per effettuare un’ordinazione del
prodotto o la sua sostituzione. La dispensa, poi, avrà una visione
d’insieme e ci informerà dei prodotti che vanno consumati subito,
proponendoci il menù del giorno.
Poi, quando andremo al
supermercato, il carrello “smart”, riconoscerà il proprio cliente
abituale, grazie ad un display e gli ricorderà le sue abitudini
d’acquisto, la lista della spesa e gli segnalerà i nuovi prodotti, che
rientrano nei suoi gusti. I carrelli scorrevoli delle casse
riconosceranno i prezzi dei prodotti, calcoleranno gli sconti e
“spediranno” il conto alla carta di credito. Il supermercato, in
pratica, diventerà come il bosco di Biancaneve, con gli scaffali, le
etichette e prodotti, “tutti amici”, come lo erano gli animali nella
favola dei Fratelli Gimm, resa famosa da Walt Disney.
Naturalmente, ci
saranno supporti e programmi, anche per chi gestisce le vendite. Sarà
possibile modificare i prezzi dei prodotti. E, così, inviando
semplicemente le nuove cifre alla confezione “smart”, tutti i prezzi
cambieranno in un attimo. All’inventario, ci penseranno i
techno-scaffali, che stoccheranno gli scatoloni. Anche la sicurezza
avrà vantaggi. Le etichette controlleranno la freschezza dei cibi che
contengono, regoleranno la temperatura di conservazione ottimale e
segnaleranno la presenza di batteri all’interno della confezione. Non
solo. Le techno-confezioni saranno in grado di proteggere il proprio,
contenuto variando il colore a seconda della luce a cui verranno
esposte, o alterando la propria temperatura, per consentire una
conservazione ottimale del cibo. Le confezioni riporteranno l’origine
dei cibi e i processi di trasformazione e conservazione degli stessi.
I prodotti si faranno pubblicità da soli, grazie a dei display
incorporati alla confezione, su cui potremo vedere immagini e slogan.
Tutte queste cose
sembrano impensabili. Ma tra qualche anno sarà tutto normale. Non
dimentichiamo che fino a poco tempo fa ci sembrava impossibile un
governo guidato da Silvio Berlusconi, e neppure pensavamo a un
Ministero della Tecnologia, che invece, ora, sono realtà.
Dal punto di vista
legale, si apre una nuova forma di contratto, che potremo chiamare di
“acquisto tecnologico”. La situazione è semplice. Il consenso
all’acquisto non verrà dalle singole persone, come accadeva un tempo.
Ma verrà fatto dai singoli prodotti che impareranno a conoscerci. E,
sulla base di queste notizie, ordineranno per noi.
Per i garanti, per i
legali e per i pratici del diritto, questo – ovviamente - sarà un
grande rompicapo: come controllare la regolarità dei dati personali,
immagazzinati dai prodotti tecnologici e dagli “smart packaging?” Che
fare? Bloccare la tecnologia? O bloccare la privacy? Chissà! Sarà un
bel problema. Ma non è escluso che, anche per i giuristi, sia pronta
una sorpresa: un tavolo tecnologico, una scrivania e una sedia
intelligente, perfettamente in grado di fornire tutte le soluzioni.
Possiamo scommettere che, prima o poi, arriveremo anche a questo.
(www.studiolegalenigra.com)
(*) Nota:
l'articolo, scritto da Amedeo Nigra (www.studiolegalenigra.com),
è già stato pubblicato da Economia de Il Giorno l'8/2/2003 e viene
qui riproposto per la sua attualità.