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SETTIMANALE ON-LINE: Diritto, Economia e Nuove Tecnologie
diretto da Amedeo Nigra
10 Marzo 2006
Intervista a Renzo Bozzetti
BIOTECNOLOGIE
di Amedeo Nigra
Non c’è dubbio: questo, è il secolo della biologia. Le novità non si contano: dalla ingegneria genetica, agli organismi geneticamente modificati, allo studio di nuovi farmaci. Ma non solo. Al Mit di Boston (riconosciuta come la migliore università oggi esistente), nella facoltà di lettere e giurisprudenza, da tempo è stato istituito un esame obbligatorio di biologia, normalmente sconosciuto in queste facoltà umanistiche. E la ragione è evidente: senza conoscere di biologia, sarà praticamente impossibile comprendere il nostro secolo. Peraltro, noi siamo ancora lontani dal problema. Le statistiche dicono che gli Italiani e gli europei, sono molto diffidenti sulle biotecnologie. Dunque, per saperne di più su uno dei tanti problemi che interessano la biologia, abbiamo sentito Renzo Bozzetti, uno degli operatori più preparati, essendo Amministratore Delegato della GIO.ECO, società di Milano, specializzata appunto in biotecnologie.
Ma cosa sono queste biotecnologie?
In pratica, biotecnologia, significa preparare microrganismi, che riescano a difendere naturalmente l’ecosistema. Questo risultato si ottiene in quanto i microrganismi, per così dire, "mangiano" le entità inquinanti, eliminandole e senza produrre conseguenze negative. Vengono usati i batteri, per così dire, "buoni" e, cioè, utili e privi di effetti negativi. Infatti, questi batteri, non sono geneticamente manipolati e sono assolutamente naturali: per usare un termine tecnico, questi batteri corrispondono alla Classe 1 dell’European Federation of Biotechnology. Il lavoro di GIO.ECO., la Società che dirigo, consiste nel selezionare migliaia di ceppi batterici, per poi predisporre prodotti specifici per ogni tipo di inquinante organico.
Quale è il metodo biologico usato dalla GIO.ECO?
Noi bonifichiamo i suoli, mediante bioremediation, con lo sviluppo di specifiche miscele microbiche. L’applicazione di questa tecnica consente la bonifica di vaste aree inquinate, in tempi brevi e senza onerose spese di asportazione e smaltimento, proprio perché l'operazione viene fatta in loco, senza movimentare nulla. Questi interventi di biotecnologia rivestono grande importanza perché consentono il risanamento ambientale di vaste aree industriali oggi dimesse. Non solo. E’ possibile intervenire con grande efficacia nella deodorizzazione dei rifiuti e dei cassonetti stradali. Ottimi risultati vengono anche conseguiti nella lotta alla proliferazione delle larve di zanzare con l’utilizzo del bacillus turingensis e nella depurazione delle acque urbane ed industriali. In pratica, l’utilizzo dei batteri GIO.ECO può migliorare gli impianti di depurazione, consentendo rilevanti vantaggi economici ed ambientali.
Il vostro metodo potrebbe essere esteso?
L’innocuità dei nostra prodotti e sistemi, le elevate rese di trattamento, i benefici tecnicogestionali ed economici consentirebbero un’ulteriore grande diffusione delle biotecnologie. Bisognerebbe però diffondere la corretta conoscenza delle biotecnologie e dei vantaggi che ne derivano, perché a mio avviso l’utilizzo delle biotecnologie richiede proprio un cambio di cultura.
(*) Nota: l'articolo, scritto da Amedeo Nigra (www.studiolegalenigra.com), è già stato pubblicato da Espansione nel mese di Maggio 2004 e viene qui riproposto per la sua attualità.
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