22 Luglio 2005
ANCHE GLI AMBASCIATORI
FINISCONO NELLA RETE
Intervista all'Onorevole
Dario Rivolta, Vicepresidente della Commissione Affari Esteri e
Comunitari del Senato.
Tre miliardi di
pagine web. Centinaia di milioni di e-mail in viaggio sulla Terra.
Internet è una risorsa, ma occorre avere urgentemente una metodologia
che ci aiuti a razionalizzare tutto il materiale a nostra
disposizione. Anche nei rapporti internazionali, possiamo dire che “la
Cina è vicina”, perché chi si occupa di affari esteri, ai vertici
dello Stato, da Silvio Berlusconi, a Franco Frattini, a tutti gli
operatori, inseriti nel gioco dei rapporti internazionali, hanno in
poco tempo, tutte le informazioni che servono via internet, senza
muoversi dal proprio ufficio. L’informatica deve però darci ancora una
mano. Ma parliamone con l’Onorevole Dario Rivolta, Vicepresidente
della Commissione Affari Esteri e Comunitari (di cui è Presidente
l’Onorevole Gustavo Silva), per vedere questo problema, nel suo
binomio, per così dire, tecnico e politico.
Onorevole Rivolta, quali sono le Sue fonti su
internet? “Le fonti sono tantissime, prime fra tutte le
agenzie di stampa che vengono monitorate continuamente, ad esempio
www.ansa.it/index.shtml, che contiene le ultime notizie non solo
in Italia, ma anche nel resto del mondo, oltre a banche dati,
comunicati stampa e aggiornamenti reali di borsa e finanza.
Escludendo poi le fonti di documentazione e informazione interne del
Ministero degli Esteri (www.esteri.it),
attraverso la rete ci sono alcuni siti che in particolare sono di
maggior frequentazione, come ad esempio l’agenzia indipendente di
politica estera, la strategic forecast (www.stratfor.com/corporate),
sito che tratta dell’attività dell’agenzia, attualmente indirizzata a
seguire gli sviluppi della possibile guerra tra Iraq e Stati Uniti
,lo stesso sito della Cia (www.cia.gov/),
di alcune informative che arrivano via e-mail sull’Europa dell’est,
la Russia ed altri paesi. Inoltre, altri siti vengono consultati
occasionalmente su suggerimento delle riviste specializzate in
politica estera, come
www.talkingpointsmemo.com, che contiene tutti i più recenti
articoli pubblicati sui giornali americani, dal New York Times, al
Washington Post, eccetera .”
Lei ha citato il sito della Cia: ma non
dovrebbe essere “segreto”? “Certo, ma contiene informazioni
utili a tutti. Nel sito (www.cia.gov/)
è ben descritta la storia, la nascita e gli scopi di questa agenzia
famosa in tutto il mondo. Sono indicati i settori e i relativi
progetti attualmente in esecuzione. Ci sono diversi link: quello
dedicato all’infanzia, ai comunicati stampa, all’organizzazione
interna dell’Agenzia stessa. Il sito, inoltre, offre la possibilità di
effettuare un “giro” virtuale negli uffici all’interno dell’Agenzia.”
Che altri utilizzi fa di internet la Commissione
Esteri del Senato? “Per usi interni, la convocazione e la
segnalazione degli Ordini del Giorno delle sedute. Per gli usi esterni
le normali e-mail e, personalmente, il mio sito
www.dariorivolta.it .”
Chi sono gli altri referenti esteri della
Sua Commissione? “Le nostre fonti sono normalmente le
Commissioni Esteri di altri paesi con cui si hanno rapporti
continuativi o saltuari e, naturalmente, le Ambasciate, sia le
italiane sia all’estero, che le estere in Italia. Normalmente, tutte
queste entità, oltre ai classici recapiti, hanno anche un sito
internet e si usano le e-mail come strumento di comunicazione”.
Riesce a mantenere il contatto con i Suoi
elettori? “E’ quello che io auspico con il sito
www.dariorivolta.it. Un mio problema è che l’aggiornamento
costante del sito richiede un notevole impiego di tempo da parte dei
miei collaboratori, già oberati da una mole enorme di documenti e
informazioni che arrivano dalla fonti più svariate.
In conclusione,
queste interessanti osservazioni dell’Onorevole Rivolta ci segnalano
l’esigenza che avevamo annotato all’inizio. Attualmente, la nuova
scommessa tecnologica, per i privati e per il Governo Italiano,
guidato da Silvio Berlusconi, è una informatica applicata a internet,
per risolvere la complessità del materiale a disposizione e,
soprattutto, per aiutarci a lavorare meglio.
(www.studiolegalenigra.com)
(*) Nota:
l'articolo, scritto da Amedeo Nigra (www.studiolegalenigra.com),
è già stato pubblicato da Economia de Il Giorno il 15/2/2003 e viene
qui riproposto per la sua attualità.